La revisione
contabile (A cura del Dott. Aldo Camagni)
L’attività di revisione contabile – o di
audit – si sostanzia operativamente in un processo di controllo, di
riscontri e di verifica contabile di un bilancio o di un documento contabile,
attraverso l’acquisizione e l’analisi di documenti e informazioni
secondo le statuite procedure della revisione, con l’obiettivo di pervenire
ad un "giudizio" sull’attendibilità del bilancio. Il
revisore, in base alle evidenze raccolte, approda a formulare la relazione
di revisione e ad esprimere il proprio giudizio sul documento oggetto di revisione.
Il giudizio sul bilancio è quindi emesso da un "revisore"
abilitato, persona fisica o società di revisione, ed è basato
sulle statuite procedure di revisione, i "principi di revisione",
cioè le norme tecniche e deontologiche di svolgimento del lavoro di
revisione. L’importanza dell’attività di controllo contabile
correttamente svolta, al fine di assicurare l’attendibilità delle
informazioni finanziarie e tutelare il pubblico interesse, è stata
più volte ribadita dall’Unione Europea.
La Commissione Europea, nel 2001, ha inoltre deliberato l’adozione,
per la redazione dei bilanci consolidati delle società quotate a partire
dal 2005, dei principi contabili secondo gli standard internazionali IAS (International
Accounting Standards) ed ha stabilito che un’elevata qualità
del controllo è un elemento cruciale per assicurare un’appropriata
applicazione dei nuovi principi. Per questo il Comitato Europeo per l’Auditing,
costituito dalla stessa Commissione, ha proposto, a partire dalla stessa data
del 2005, l’adozione dei principi internazionali di revisione ISA (International
Standards on Auditing).
Il recepimento dei nuovi principi contabili IAS e l’adozione dei principi
di revisione ISA segue l’introduzione della riforma del diritto societario
, con effetto dal 1° gennaio 2004, con le importanti novità da
questa apportate in tema di amministrazione e controllo delle società.
Si tratta di cambiamenti radicali per il professionista che ricopre cariche
nei collegi sindacali e che si trova di fronte a nuove problematiche e alla
necessità di gestire le crescenti responsabilità imposte dal
rinnovato quadro normativo.
A differenza che in passato si delinea più nettamente a carico di sindaci
e dei revisori contabili che svolgeranno i compiti di controllo contabile
il rischio di revisione , da individuare e gestire sulla base di un’approfondita
conoscenza dell’azienda, dei suoi sistemi di controllo e delle tecniche
di analisi e di revisione contabile.
La riforma del diritto societario presenta per il dottore commercialista una
svolta rilevante, addirittura epocale, con le nuove norme sul controllo contabile
che offrono la possibilità di affermarsi nell’attività
di revisione non solo come "uomo dei numeri" ma come "uomo
d’azienda", cogliendo quindi un’ importante opportunità
professionale per diventare il consulente privilegiato dell’imprenditore
nei molteplici aspetti della vita aziendale.